2011. Comtemporary music. 26.04min
Violin: Tiziana Bertoncini
L’installazione del Klanghimmel MQ è mirata a scolpire e ridefinire lo spazio tramite i suoni diffusi dagli altoparlanti che, combinandosi con quelli ambientali, creano un nuovo spazio acustico. Si tratta di riscoprire un ambiente conosciuto attraverso dei suoni “altri”, modificarne la nostra percezione quotidiana o dare uno scossone all’assuefazione sensoriale a cui tendiamo. A questo proposito, mi intrigava l’idea di un suono decontestualizzato; in particolare quello di uno strumento classico, come il violino, che poi accidentalmente è anche il mio strumento. Di conseguenza, Inconstanti Periferiche è una composizione che si potrebbe definire strumentale a tutti gli effetti. Altro aspetto essenziale è dare un senso dello spazio ancora più stratificato di quello dato dalla posizione degli altoparlanti. Quindi di creare non solo un movimento orizzontale, ma anche verticale, per dare l’illusione che alcuni suoni vengano da lontano, più lontano della loro fonte effettiva e altri che siano come dei sussurri all’orecchio. La presenza più remota – una sorta di cupola sonora – è data da una traccia di violino preparato. Questa traccia è un’improvvisazione registrata in presa diretta. Su questa traccia si modellano le apparizioni di oggetti sonori, che se ne staccano come in un altorilievo, con diversi livelli di presenza e transitorietà.
— Tiziana Bertoncini
Supported by Istituto Italiano di Cultura Vienna.
Born in Pisa, Italy in 1969. Lives and works in Cologne, Germany. Composer, performer and sound artist.
english
The Klanghimmel MQ installation aims to sculpt and redefine the space through the sounds projected by the loudspeakers, that combined with the environmental ones create a new acoustic space. Therefore, it is about rediscovering a familiar place – modifying our perception of it or shaking our sensorial habits – through “other” sounds.
In these regards, I was intrigued by the idea of using a de-contextualized sound, in particular the one of a classical instrument like the violin, which is “accidentally” also my instrument.
Consequently, “Incostanti Periferiche” is a composition, which can be somehow considered as instrumental.
Other essential aspect is to give a sense of the space even more stratified than the one given by the position of the loudspeakers, thus to create not only a horizontal, but also a vertical movement. This gives the illusion that some sounds come from farer away than their effective source, while others are like whispers in the ears.
The most remote presence – a sort of sound cupola – is an improvisation played on prepared violin. The apparitions of the sound objects model themselves on this track and they detach from it like in a high relief with different degrees of presence and transience.
— Tiziana Bertoncini
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